Sono una di quelle persone che, come tante, ha sviluppato prima il senso della vista che tutti gli altri. Da piccola, quando i miei genitori portavano me e mio fratello al mare sulla Riviera Romagnola, partivamo in auto, e capivo che ci stavamo avvicinando al mare guardando i loghi dei supermercati, delle pompe di benzina e dei negozi di abbigliamento, diversi da quelli che avevo salutato alla partenza.
Disegnare loghi è parte del mio lavoro, accostare i colori mi è sempre venuto d’istinto ed è ancora difficile spiegare il processo che ci sta dietro, sta di fatto che, la faccio breve, non credevo si potesse avere paura della Brand Identity, intesa come sistema identitario e comunicativo di un brand: se poi il brand sei tu, ancora di più.
Più invece mi confronto con colleghi freelance o con i miei clienti, più capisco quanto ho dato per scontato questo tema e quanto ci sia ancora bisogno di comunicare partendo dalle basi cosa e come si realizzi una buona Brand Identity.
Per questo motivo la prima puntata di YunikonID, il format di live sul mio canale YouTube, non poteva che partire proprio dalle basi e proprio dalla Brand Identity.
Che cos’è la Brand Identity
La Brand Identity è la parte tangibile di un brand: quello che puoi vedere, toccare, sentire o maneggiare. È il logo, i colori, i caratteri tipografici che usi, il modo in cui comunichi con i tuoi potenziali clienti.
Chi è il tuo brand?
Prima di andare ad analizzare gli elementi di una buona Brand Identity e necessario comprendere chi è il tuo brand, andando a rispondere alle seguenti domande:
Bada che non è proprio una passeggiata… arrivare anche solo a definire mission e vision possono servire mesi (di mal di pancia e tentennamenti, oserei aggiungere), quindi no pain.
Gli elementi di una buona Brand Identity
Autenticità
Deriva dal greco “αὐϑεντικός”, riferendosi a qualcosa che è fatto da sé, reale, fedele all’originale, dall’origine indiscussa. Volendo andare più nello specifico, si può risalire ad un significato più pregnante della parola in questione: autentico è ciò che fa riferimento alla nostra propria interiorità (Zingarelli, 2012).
A tal proposito possiamo quindi introdurre il tema della Brand Authenticity. Nel 2007, Gilmore & Pine in uno studio hanno individuato, relativamente a un brand, cinque tipi di autenticità:
- Naturale, quando si presenta nella sua essenza naturale. Esempio: Prosciutto di Parma, Parmiggiano Reggiano;
- Originale, ovvero che presenta caratteri di originalità e specificità nel design e nel concept. Esempio: Apple;
- Eccezionale, legata alla competenza di uno straordinario talento: mi viene in mente Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci;
- Referenziale, quando richiama al rito e alle sue radici ne ltempo con territori, tradizioni, usi e costumi. Esempio: le Cicladi, in Grecia;
- Influente, quando è legata alla difesa di una causa sociale. Esempio: Dove, con la campagna Real Beauty.
Memorabilità
Il logo è sicuramente un elemento che rende memorabile un brand, ma è l’insieme dei particolari che compongono l’identità visiva a caratterizzare e differenziare il tuo brand nella mente del consumatore.
Dinamicità
Un marchio dinamico è un brand in grado di crescere ed evolvere. I brand dinamici sono spesso chiamati viventi, perché cambiano, riflettendo la definizione stessa di dinamismo.
Coerenza
La coerenza visiva avviene quando gli elementi comunicativi di un brand risultano coerenti tra loro. Questa coerenza si riferisce a elementi di comunicazione visiva quali, ad esempio, logo, colori, caratteri tipografici, impaginazione e presentazione grafica dei documenti, online e offline.
Facile
Una Brand Identity è definita facile quando è intuitiva e chiara da riconoscere per il suo target, ma è anche semplice da usare per tutti coloro che hanno bisogno di utilizzarla.
Come progettare una buona Brand Identity
- Ispirazione, ricerca, analisi
- Color Palette
- Tipografia
- Logo Design
- Altri elementi: foto, illustrazioni, icone, etc.
Ispirazione, ricerca, analisi
All’atto pratico queste 3 fasi per me avvengono in maniera simultunea. Da dove viene l’ispirazione? Non è detto che arrivino dall’online o dal social network.
Più volte ho spiegato il mio periodo di down, dovuto all’incapacità di comunicare il mio brand, momento nel quale avevo compreso che online e social network non erano più in grado di darmi l’ispirazione di un tempo. Come se ne esce?
Chiediti: prima dell’arrivo di internet cosa riempiva le tue giornate? La lettura? La visita ai musei? Conoscere persone nuove? Riparti da lì.
Con ricerca intendo invece raccogliere tutto il materiale ispirazionale per cercare di dargli un senso logico. Puoi farlo seguendo due vie: quella digital (con una board su Pinterest per esempio) o il buon caro vecchio metodo dell’appicciare ispirazioni a una parete dello studio.
E infine l’analisi: da tutto il lavoro prodotto, cosa non è coerente e quindi va eliminato? Cosa invece puoi aggiungere?
Color Palette
Il brand è una promessa, la speranza di un’esperienza. I colori ci riportano a quell’esperienza. Quando vai a scegliere la tua color palette considera:
- la personalità del tuo brand;
- il target e i competitor;
- un paio di colori + un accento di colore.
Tipografia
Font con le grazie o bastoni? Scegli un paio di font e poi mettili l’uno accanto all’altro: stanno bene insieme? Se sei in dubbio puoi farti un giro su Typewolf, il sito dedicato ai caratteri tipografici creato da Jeremiah Shoaf.
Anche qui, come per la scelta della palette colori, meno è meglio: inizia selezionando un font per i titoli e un altro per i paragrafi.
Logo Design
SEMPLICITÀ
Un logo dovrebbe essere semplice: da ricordare, da riprodurre.
MEMORABILITÀ
Quando lo vediamo ci fa esclamare wow! Non si dimentica più
LONGEVITÀ/DINAMICITÀ
Un logo degno di tal nome dovrebbe non passare mai di moda.
VERSATILITÀ
Si adatta a vari formati e a vari dispositivi.
Foto, illustrazioni, icone, etc.
Fai la tua scelta in base allo stile che vuoi dare al tuo brand: pensi sia più saggio comunicarlo attraverso l’uso delle fotografie, le illustrazioni oppure le icone? Hai un budget da dedicare a queste risorse? In base alla risposta che ti darai avrai a tua disposizione tutta una serie di possibilità:
Foto
- Stock gratuite: unsplash, Kaboompics, Pexels.
- Stock a pagamento: Stocksy.
- Realizzate da un fotografo professionista.
Illustrazioni
- Gratuite: drawkit.io, undraw.co, absurd.design, humaaans.com, icons8.com.
- Realizzate da un illustratore professionista.
Icone
- Gratuite: flaticon.com, thenounproject.com.
- Realizzate da un grafico professionista.
Casi di studio
Ti rimando al video. Qui per praticità lascio i link principali dei brand selezionati:
Isola Bella Gioielli
Sito web: www.isolabellagioielli.com
Instagram: @isolabellagioielli
Coreterno
Sito web: www.coreterno.com
Instagram: @coreterno
Very Simple Kitchen
Sito web: www.verysimplekitchen.com
Instagram: @verysimplekitchen
The Ordinary
Sito web: theordinary.deciem.com
Instagram: @deciem
Maraismara
Sito web: www.maraismara.it
Instagram: @maraismara
Supergoop!
Sito web: www.supergoop.com
Instagram: @supergoop
Libri consigliati
How to syle your brand di Fiona Humberstone: un libro facile facile per partire con il piede giusto e iniziare a progettare la Brand Identity del tuo marchio. Non sono d’accordo su tutto ciò che sostiene Fiona nel suo libro (individuare la palette colori partendo dalle stagione è un concetto che preferisco lasciare alle consulenti d’immagine), ma è comunque un ottimo punto di partenza.
Brand Identity Essentials: 100 Principles for Designing Logos and Building Brands di Kevin Budelmann, Yang Kim e Curt Wozniak: 100 temi dedicati alla progettazione di un logo e dell’identità di un brand. Anche questo libro è un ottimo punto di partenza per iniziare a fare propria la terminologia corretta.
Critica portatile al Visual Design di Riccardo Falcinelli. L’autore è uno dei più importanti e influenti grafici editoriali italiani del nostro periodo: collabora con le più importanti case editrici italiane (da Einaudi a Zanichelli, fino a Feltrinelli) e nel libro che consiglio mette il lettore di fronte a due questioni fondamentali: la consapevolezza e la responsabilità.
Costruire un’azienda design-oriented di Jacopo Filippo Bargellini: non è un libro dedicato esclusivamente alla Brand Identity, ma mi sento comunque di consigliarlo perché aiuta a comprendere quali sono le domande fondamentali per dare vita a un brand con il design intorno. Tutta la parte riguardante il posizionamento che tratto nel video proviene da questo libro.
Hai bisogno di una consulenza sulla tua Brand Identity? Scopri la mia consulenza one to one.
Mi è piaciuto molto questo articolo perché riesce a spiegare in modo chiaro che cosa si intende per Brand Identity, grazie!
Grazie a te!