Vita da freelance

6 consigli per tenere sotto controllo la tua web reputation

Tenere sotto controllo web reputation

“Lo sapete vero, che quando inviate un curriculum ad un’azienda, sarete quasi certamente cercati da quest’ultima su Facebook? Capite quindi che lasciare pubbliche le vostre foto dell’ultimo sabato sera, mentre vomitate l’anima ad un angolo della strada, farà pure molto indie, ma non vi aiuta ad ottenere un colloquio?”

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Occhi a palla. Terrore. Click che partono alla velocità della luce nella sezione Privacy di Facebook.

E’ accaduto durante l’ultimo workshop che ho tenuto alla Naba riguardante la comunicazione e il marketing su Facebook. I ragazzi mi guardavano increduli e proprio non ci credevano.

La Legge lo vieta, eppure si fa. Il 70% delle aziende italiane, prima di chiamarti per un colloquio (se ti chiamano), si fa un giro su Facebook, Twitter, Google, LinkedIn, per vedere chi sei.

Sul CV si tende a barare, durante il colloquio pure: i social network sono un buon modo, attualmente forse l’unico, per capire chi ci si troverà davanti.

L’articolo 8 dello Statuto dei Lavoratori, richiamato anche dal Codice della Privacy, vieta qualsiasi indagine, anche pre-assuntiva, non solo sulle opinioni del lavoratore, ma anche su qualsiasi fatto che non sia rilevante ai fini della valutazione dell’attitudine professionale. La ricerca di informazioni personali sul candidato tramite Facebook è quindi da considerarsi illecita, ma è anche pericolosa per chi la effettua, dal momento che la violazione dell’articolo 8 dello Statuto dei lavoratori è sanzionata penalmente. − Il Sole 24 Ore

Quindi, come gestire la propria immagine attraverso i social network?

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1. Scrivi solo cose che faresti leggere a tua madre

Farà sorridere, ma rende bene l’idea. Parolacce, sfoghi, volgarità, li esterneresti davanti a un genitore? Ecco, evitali. Ti hanno taggato in una foto imbarazzante? Staggati immediatamente.

2. Non scrivere della tua azienda

Può capitare a tutti un momento di frustrazione sul lavoro, dato da un progetto che non arriva mai alla fine, un cliente petulante, o un’incomprensione con un collega. E cosa si fa? Ci si sfoga su Facebook, peggiorando solo la situazione. Sbagli, per due motivi: in quel momento stai dando pubblicamente una brutta immagine all’azienda per cui lavori e, indovina? A quest’ultima non piace affatto (non è il primo dipendente che viene licenziato). Secondo motivo: che impressione credi di fare ad un’azienda che sta selezionando nuovi collaboratori? Dai l’impressione di quello che un domani parlerà male dell’azienda a cui ha appena inviato il suo CV e che ora lo sta osservando. Fidati, stracceranno il tuo CV senza pensarci due volte.

3. Gestisci la tua reputazione online

Non lasciare che siano gli altri a rappresentarti, creati una solida e positiva presenza online.

4. Tieniti informato su te stesso

Cerca il tuo nome su Google e prendi nota di dove appare. Ovviamente, fai la stessa cosa con i tuoi nickname, se li utilizzi. Infine, controlla i social network che usi e verifica cosa viene scritto di te. Ti stupirai.

5. Tutto al sicuro

Assicurati che tutti i tuoi account siano protetti, e che nessuno conosca le password per postare al tuo posto cose sgradevoli e, cosa che si sottovaluta, non rivelare la tua data di nascita completa, luogo di residenza, o altre informazioni personali, online (ti dice niente Bling Ring?).

6. Educa amici e famigliari

Monitora post e tag della tua immagine sui social media e chiedi di rimuovere eventuali foto o post sgradevoli sul tuo conto.

2 commenti su “6 consigli per tenere sotto controllo la tua web reputation”

  1. Sono d’accordissimo.
    Fortunatamente Facebook ha introdotto i gruppi, quindi puoi condurre una doppia vita alla Dottor Jeckyl e Mr. Hide 🙂
    E comunque diciamolo… Anche un dipendente in cerca di lavoro cerca potenziali informazioni sul posto dove invia il curriculum. O sbaglio? 😉

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    • Esattamente! O meglio, lo fa chi è sveglio quel minimo da capire che Facebook non è solo un social network dove passare in scioltezza una mezzora! Usare Facebook come strumento per fare network e scovare possibili collaborazioni è un modo arguto di utilizzare i social network e la rete, ma purtroppo vedo pochi giovani mettere in pratica questo pensiero.

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